Al termine di due mesi intensissimi, con ben sei tappe corse a tambur battente, il Club del Miglio 2019 si concede una lunga pausa prima dell’appuntamento di Lonato, previsto per metà luglio, quindi è già tempo di bilanci e previsioni per gli esiti finali del circuito.
Le prime gare hanno dato indicazioni molto precise e in parecchie categorie le classifiche hanno già un volto ben delineato: in campo femminile Sara Gandolfi, Licia Bombelli, Rosanna Rossi e Francesca Caldarulo non vedono all’orizzonte avversarie in grado di contrastare la loro leadership di categoria e possono sorridere con ottimismo in attesa della seconda parte della stagione.
In altre categorie, invece, sussiste ancora un po’ d’incertezza, almeno per quanto riguarda l’assegnazione dell’ordine delle posizioni da podio. Joanna Drelicharz sembra avere le carte in regola per sopravanzare Sabrina Leombruno, in virtù di un en plein di vittorie nelle tappe finora disputate, ma non potrà concedersi più di un’assenza nei prossimi quattro appuntamenti. Situazione simile per Eva Volpari, che vanta punteggi più alti dell’attuale capolista Alessandra Beretta, ma potrebbe essere penalizzata dai punti-presenza al termine della stagione. Molto particolare la situazione della categoria SF55, nella quale tutto si decide in famiglia fra le sorelle Cagliani: “Queen” Paola non perde una gara da tempo immemorabile, ma la new entry Liliana è subito alle sue spalle, per cui è certa la doppietta familiare sul podio finale, ma occorrerà pazientare ancora un po’ per incoronare la vincitrice. En passant, anche Alessandra, la terza sorella in gara, è in testa alla propria graduatoria di categoria, ma non sembra poter raggiungere il numero minimo di gare per aggiudicarsi il titolo fra le SF45: promuoveremo una petizione per assegnarlo honoris (familiaris) causa!
Chi può ufficialmente sorridere festeggiando il titolo già acquisito, anche con il conforto dell’aritmetica, è il sempre presente capoclassifica degli Allievi: Pietro Matteucci non ha trovato finora alcun avversario partecipante a più di una gara ed è quindi irraggiungibile nel corso delle successive quattro tappe.
In tutte le altre categorie maschili, invece, è lotta aperta per stabilire l’ordine dei gradini del podio, quando non addirittura per individuare i tre medagliati di fine circuito. Se fra Pietro Ferrari e Oscar Iacoboni, come ogni anno, è solo questione di capire a chi andrà l’oro e a chi l’argento, nella categoria SM75 il sempre vincitore Enzo Capuzzo aspetta il gioco degli scarti per balzare al primo posto, mentre uno fra gli avversari resterà fuori dal podio, per cui i sorrisi saranno a denti stretti fino ad ottobre. Identica situazione fra gli SM70, dopo che il doppio forfait di Rodolfo Rencurosi ha aperto nuovi scenari e reso la situazione molto fluida: Giovanni Brega, Marcello Parigi e Angelo Redaelli sorridono sotto i baffi pregustando il colpo a sorpresa.
Luigi Campini sembra poter controllare un tentativo di recupero da parte di Emilio Lazzaroni, frenato a più riprese da problemi fisici, ma anche Giovanni Galmarini, con quattro vittorie, rientrerebbe prepotentemente in gioco per la vittoria finale.
Giuseppe Lazzari è avviato a conquistare il trono degli SM60, ma potrà saltare una sola gara da qui a fine stagione per mostrare ai fotografi il proprio sorriso con la medaglia d’oro al collo. Ancora più saldo il dominio di Nini Bombelli e Francesco Merisio nelle rispettive categorie: i due, abituati da anni a primeggiare nel Club, non hanno finora lasciato spazio agli avversari, partecipando a tutte le gare ed assicurandosi un cospicuo vantaggio sui secondi in classifica, per cui dovrebbero poter affrontare le ultime gare con il sorriso sulle labbra.
Sarà invece confronto aperto fino all’ultimo metro di pista quello fra Claudio Terraneo e Marcello Vena, nella categoria SM45 e fra i compagni di casacca Alessandro Castelli e Ivan Doniselli nella SM40: in entrambi i casi risulterà decisivo il gioco degli scarti e il numero di presenze potrà risultare fondamentale per decretare i vincitori.
In casa Athletic Team si contano già due allori quasi certi nelle restanti categorie: Antonio Basso è l’unico in grado di conquistare il primo gradino del podio SM35, mentre Giovanni Mancinelli e Luigi Porritiello si giocano la vittoria nella categoria Elite, ma non possono sorridere con troppa sufficienza, perché Michele Lucchini potrebbe ancora piazzare quattro prove maiuscole e ridere per ultimo fra i due litiganti!