La primavera è per millenaria tradizione associata alla gioia e all’allegria, in contrapposizione ai sentimenti più cupi che accompagnano le grigie e fredde giornate invernali. Nel pomeriggio di sabato 7 aprile, solo chi non era presente al Campo Giovani di Voghera non ha potuto apprezzare l’atmosfera di festa che la bella giornata di sole e l’ampia partecipazione di atleti, soprattutto tesserati per le Società dell’area pavese, hanno contribuito a creare. Non c’era un pubblico numeroso sulle tribune dell’impianto, ma la possibilità per tutti gli atleti ed i loro accompagnatori di stazionare sul prato erboso nei pressi del nuovissimo anello in tartan rosso ha consentito di avere tifo caldo e partecipe per tutte le serie disputate nel corso del pomeriggio.
I primi a sorridere sono stati certamente i membri dello staff dell’Atletica Iriense Voghera, club organizzatore della manifestazione, giunta con orgoglio al trentesimo compleanno. Tutti i padroni di casa si sono prodigati per curare ogni dettaglio e ottenere la miglior celebrazione possibile per la ricorrenza: crediamo che i 180 partecipanti, includendo le categorie giovanili ed i seniores, siano andati via contenti e abbiano costituito, con il loro numero, motivo di soddisfazione per chi ha lavorato per la buona riuscita dell’evento.
La prima serie, vinta con largo margine da Cristina Gallì, troppo impegnata per lasciarsi andare ad un sorriso durante la prova, ha regalato una bella soddisfazione anche a Eva Volpari, per una volta non costretta al consueto testa a testa con Paola Zaghi, vista l’assenza di quest’ultima, mentre per Paola Cagliani si è trattato di pura routine, tanto che non ha neppure dovuto sfoderare una prestazione super per aggiudicarsi la vittoria di categoria. Netta l’affermazione nella categoria SF 65 di Anna Maria Galbani, sempre gentile e sorridente in tutte le competizioni cui partecipa, ma altrettanto determinata e veloce seppur impegnata in una specialità non abituale per lei.
Nella serie “under 40” femminile, sorride Karin Angotti per il gran tifo dei compagni di squadra del GP Garlaschese ad ogni suo passaggio alla curva opposta all’arrivo: la vittoria matura fin dal secondo giro, quando la forte runner pavese rompe gli indugi e saluta la compagnia della giovane Sara Carta, coraggiosa battistrada nella prima tornata, involandosi progressivamente verso un successo in scioltezza.
I fuochi d’artificio della prima serie maschile fanno sorridere soprattutto il nostro Fulvio che, da speaker navigato, tiene alta la tensione di tutti annunciando fin da metà gara la possibilità per Enzo Capuzzo di ottenere la miglior prestazione italiana categoria SM 75 e alla fine si ritrova sul piatto ben due nuovi primati, visto che anche Oscar Jacoboni riesce a limare il miglior tempo della categoria SM 80, che già gli apparteneva fin dallo scorso anno e porta il limite a 7’51’’56.
Carlo Zanetta conquista la prima vittoria stagionale dopo aver piegato, al termine di un lungo duello condotto anche sul piano tattico, la resistenza di Roberto Melani, bravo fino all’ultima curva a restare in scia all’avversario, ma non in grado di rispondere allo spunto irresistibile di Zanetta nel rettilineo finale.
Primo sorriso del 2018 anche per l’inossidabile Nini Bombelli che mette in fila tutti i pari categoria, mentre Valerio Facciolo si arrende stavolta al pavese Paolo Giudici, che capitalizza al meglio un’ottima prima parte di gara, ma si consola con il primo posto in classifica, in virtù delle due piazze d’onore conquistate nelle prime tappe di Pioltello e Voghera.
Applausi a profusione e sorrisi a pioggia per la serie Elite, nobilitata dalla presenza di due atleti di livello come Abdessalam Machmach e Mamadou Yally che corrono in maniera veramente elegante, nonché redditizia e imprimono alla gara un ritmo insostenibile per tutti gli altri fin dal secondo giro, chiudendo con tempi notevoli: 4’18’’82 per il vincitore Machmach e 4’26’’58 per il secondo arrivato.
La kermesse si chiude con lo spettacolo delle categorie giovanili, nelle quali oltre 50 atleti in erba si danno allegramente battaglia sulle varie distanze in programma, senza peraltro trascurare, soprattutto per i più grandicelli, l’aspetto squisitamente tecnico: in particolare vogliamo citare la biondissima Breanna Selley, che ottiene il risultato più prestigioso della manifestazione con un tempo inferiore ai 2’54’’ sui 1000 metri, ossia un crono di assoluto valore.